Incontro con Assessorato alla persona del Comune di Roma

Ieri, 30 maggio, la presidenza di Professione in Famiglia ha incontrato i dirigenti dell’Assessorato alla persona del comune di Roma.

In qualità  di rappresentanti delle famiglie, l’associazione ha rappresentato il fabbisogno relativo al grado di assistenza esistente nel comune, in particolare per i servizi extra sanitari riconducibili al lavoro domestico e assimilabile.

Nel dettaglio si riscontra una crescita del servizio di assistenti famigliari con una occupazione regolare che raggiunge le 30.000 unità , corrispondente ad una spesa complessiva a carico della famiglia di € 210 milioni annui, equivalenti a 850.000 ore settimanali prestate.

PF, nel rimarcare la necessità  di un maggiore coordinamento sui servizi di assistenza dell’ente locale, titolate a tale responsabilità , ha proposto un sistema di rete di assistenza che veda coinvolti tutti gli attori del settore (Enti locali, Strutture residenziali, Cooperative sociali, ASL e famiglie).

Una rete in grado di essere indirizzata con efficacia verso il fabbisogno della persona sia in forma diretta che indiretta.

Sulla particolare fattispecie della prestazione non sanitaria indiretta ( servizio di assistenza scelto dalla persona o da suoi famigliari e rimborsato dall’ente locale), si è comunemente ravvisata la difficoltà  oggettiva di rendicontazione della spesa dell’assistente famigliare (badante), mentre di converso, la semplificazione relativa all’utilizzo dell’Operatore di aiuto in quanto fatturabile da impresa autorizzata nel servizio.

Visto l’orientamento di generare un “registro” in cui possono essere iscritte le badanti debitamente formate e utilizzate dalle famiglie, PF propone un registro parallelo in cui possano essere iscritte le imprese che forniscono l’operatore di aiuto e/o che, all’interno del RUC, la segnalazione delle imprese che forniscono la prestazione di operatori di aiuto.

L’ente locale dovrebbe assumere il ruolo di certificazione e accreditamento di queste imprese, fermo restando che il servizio dell’operatore di aiuto assolve soltanto le funzioni di ausilio per i lavori tipici della famiglia, equivalenti a quelli forniti da un’assistente famigliare (badante).

Il confronto si è poi rivolto alle forme di assistenza all’infanzia. PF ha ricordato la nuova figura professionale della “ Tagesmutter ” , riconosciuta legalmente quale professione non ordinistica dal MISE e in grado di fornire servizi di  nidi di famiglia, nidi familiari e domiciliari, mamme accoglienti, ecc.

L’incontro si è concluso con l’invito dell’assessorato di coinvolgere anche i municipi del comune di Roma, formalmente preposti  ai servizi di assistenza.

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