Professione in Famiglia, nell’intento di fornire alle imprese aderenti, utili strumenti per migliorare le proprie performance a favore delle famiglie a cui vengono forniti servizi di assistenza, ha raggiunto un accordo di collaborazione con la Dott.ssa Manuela Bettuzzi, specializzata in formazione manageriale e consulenza organizzativa-gestionale a favore di imprese profit e no profit che si occupano di servizi di cura alla persona, sia a livello domiciliare che residenziale.
Sarà quindi possibile contattarla per convenire la consulenza desiderata.
Oggi è stato firmato un importante accordo di collaborazione tra la nostra associazione e l’Associazione Italiana Amministratori di Sostegno Solidale ( AIASS ONLUS).
L’AIASS è una Onlus nata per fornire un valido supporto agli Amministratori di sostegno per l’esercizio della delicata funzione e per la messa in rete di esperienze e buone prassi di tutte quelle associazioni che in Italia si occupano di chi svolge questa attività non come una professione ma come un servizio alla comunità . Pur riconoscendo la necessità di specifiche professionalità , solo in particolari condizioni di gestione del patrimonio, l’AIASS sostiene il principio del volontariato quale criterio etico di approccio nella cura e nel rispetto della persona.
Prendiamo l’esempio di un anziano infermo, che non riesce pi๠a gestire le quotidiane faccende burocratiche (come pagare le bollette e gestire la sua pensione) o di un disabile, che non può sbrigare le pratiche che riguardano la sua invalidità . O ancora, di alcolisti, tossicodipendenti o persone colpite da ictus che non riescono ad amministrare le loro attività . Ma anche un malato terminale, che vuole affidare a una persona di fiducia le scelte sulle cure mediche.
Si stima che in Italia vi siano tra i 500 e 800 mila persone in queste condizioni, contro 180.000 amministratori di sostegno nominati dai tribunali.
L’Accordo di collaborazione prevede una sinergia tra le due associazioni sul territorio nazionale, sviluppando una maggiore consapevolezza da parte delle famiglie sulla materia e di interloquire con i singoli Tribunali e le istituzioni regionali per la corretta applicazione della legge in materia.
Di seguito pubblichiamo le dichiarazioni dei rispettivi Presidenti:
Aldo Amoretti – Presidente di Professione in Famiglia
“La problematica della mancata autosufficienza in Italia ha ormai assunto una rilevanza di massa, coinvolgendo oltre 3 milioni di persone, particolarmente anziane.
Per tali condizioni, necessitano di adeguate forme di assistenza, non ultima quella dell’Amministratore di sostegno. Funzione delicata ma indispensabile per garantire la dignità e i diritti della persona, evitando l’interdizione a vita e per garantire un valido aiuto nei casi di fine vita dei famigliari, il cosiddetto “Dopo di noiâ€.
La Legge 6/2004 è un importante strumento in tal senso ma occorre intervenire per una corretta uniformità in tutto il Paese.
L’Accordo di collaborazione sottoscritto con l’AIASS è un importante strumento per coinvolgere maggiormente le famiglie sul tema e un aiuto concreto di supporto per coloro che assolvono tale funzione, per la stragrande maggioranza, nell’ambito famigliare.
Nel condividere lo spirito associativo e solidaristico di AIASS in ambito nazionale, sono convinto che potremo raggiungere insieme significativi risultati.â€
Sergio Silvestre – Presidente di AIASS
“ In Italia esistono territori in cui l’applicazione della legge sull’amministrazione di sostegno vede coinvolti, in sinergia tra loro, tutti i soggetti istituzionali che devono sovraintendere e soddisfare i bisogni delle persone pi๠fragili, le regioni, i comuni con i servizi sociali, la parte sanitaria, la protezione giuridica garantita dai Giudici Tutelari e soprattutto la società civile tra cui le organizzazioni di volontariato che stanno dando un valido contributo, con il loro impegno diretto sia nelle gestione degli sportelli informativi che nel reclutare volontari disponibili ad assumersi tale impegno quando la famiglia non può provvederci.
Purtroppo non sempre ciò accade, molte regioni non hanno ancora attivato politiche per favorire queste sinergie e quindi spesso accade che le persone, che hanno bisogno di una protezione di questo tipo, siano abbandonate a se stesse ed il ricorso ad una forma di protezione diventa una corsa ad ostacoli.
Solo condividendo saperi diversi ed esperienze di buone prassi, possiamo tentare di accelerare questo irreversibile cambio di prospettiva che finalmente riconosce dignità e il diritto anche autodeterminazione a tante persone che per anni hanno subito gravi misure interdittive cancellando ogni loro possibilità di agire.â€
Professione in Famiglia ha raggiunto un accordo con lo Studio Miazzo- Consulenza del Lavoro , specializzato nella gestione del personale, in particolare per le imprese del settore dell’assistenza alla persona.
Le imprese associate a Professione in Famiglia per la fornitura dei servizi di assistenza alla persona, potranno beneficiare di particolari condizioni sui servizi offerti dallo Studio.
Nelle prossime settimane si raggiungeranno ulteriori accordi in grado di coprire l’intero territorio nazionale.
Le imprese potranno approfondire i servizi e le consulenze contattando direttamente lo studio.
Professione in Famiglia ha stipulato un accordo di convenzione con la società Idea Positivo, specializzata nella comunicazione integrata.
Il servizio di assistenza alla persona, comporta la necessità di fornire alle famiglie una comunicazione efficace sul come risolvere problematiche legate alla salute, alla solitudine o a bisogni imprevedibili.
Quando una famiglia si trova improvvisamente a dover risolvere questi problemi, si rivolge principalmente ad amici e conoscenti e si affida a persone sconosciute e non sempre adeguatamente esperte.
E’ stato sottoscritto l’accordo di collaborazione tra Professione in Famiglia e Unione Nazionale Amministratori di Immobili nazionale.
L’intesa prevede confronti periodici propedeutici ad esaminare il settore e a ricercare forme utili a migliorare il rapporto tra le famiglie, in qualità di condomini, e gli amministratori di condominio.
Gli amministratori potranno comunicare ai condomini i servizi e le convenzioni di Professione in Famiglia e prevedere forme di adesione collettiva dei medesimi a condizioni vantaggiose.
Le parti ritengono utile definire norme innovative di servizi domestici alle famiglie anche nelle forme consortili o condominiali, tipo “colf, badante e baby sitter di condominio”. tale ipotesi permetterebbe di ridurre i costi alla singola famiglia e utilizzare personale conosciuto e affidabile