Bologna: Conferenza pubblica di Professione in Famiglia

Oggi, a Bologna, Professione in Famiglia ha tenuto una pubblica conferenza per presentare il nuovo accordo sindacale che regolamenta l’operatore d’aiuto.

Significativa la partecipazione di aziende, in prevalenza cooperative sociali, consulenti del lavoro, famiglie e operatori del settore dell’assistenza alla persona.

Dalla relazione del Presidente Aldo Amoretti e dai dettagli dell’articolato contrattuale si è potuto apprezzare il lavoro svolto.

In particolare, si è messo in evidenza il miglioramento per i lavoratori (a prevalenza femminile) che potranno passare da un mercato del lavoro informale e irregolare come quello di badante, ad una forma organizzata pi๠tutelata e con maggiori opportunità  di lavoro, per poi poter accedere a lavori pi๠stabili e pi๠professionalizzati.

Parimenti, le famiglie potranno rivolgersi ad imprese specializzate del settore, capaci di proporre soluzioni adeguate di assistenza, garantirne la flessibilità  operativa e la sostituzione, il tutto nella piena legalità  e sicurezza.

Infine le imprese potranno uscire dal limbo dell’incertezza e dell’irregolarità  nel fornire il servizio di assistenza extra sanitaria nel pieno rispetto della legge, a tutt’oggi carente e assente.

Le parti sociali hanno fatto la loro parte con piena responsabilità , ora è la politica a dover posizionare l’ultimo tassello, fornendo gli strumenti fiscali di deduzione integrale del costo sostenuto di assistenza extra sanitaria. Ciò permetterà  a milioni di famiglie di affrontare con maggiore serenità  il dramma dell’assistenza dei propri cari non pi๠autosufficienti e di far emergere dal lavoro nero centinaia di migliaia di lavoratrici del settore.

Solo allora potremo dire che il cerchio sia perfettamente chiuso e che il sistema socio-sanitario pubblico, insostituibile, si possa dedicare pienamente alla cura e alla prevenzione della salute dei cittadini.

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