Dopo aver evidenziato alle istituzioni nazionali preposte la peculiarità degli operatori d’aiuto, esclusi nella priorità della vaccinazione anti Covid19 e dei loro assistiti, preso atto della competenza in capo alle singole Regioni per l’integrazione di particolari categorie di cittadini, Professione in Famiglia ha sollecitato gli assessorati regionali alla sanità di prendere in seria considerazione l’organizzazione della somministrazione del vaccino.
Detta sollecitazione per la tutela di questi lavoratori che svolgono servizi di assistenza domiciliare ma anche per gli stessi assistiti, normalmente in condizione di non autosufficienza.