Rinnovato il CCNL servizi di ausilio familiare

Il 20 marzo si sono incontrate le parti sociali per firmare il rinnovo del CCNL servizi di ausilio familiare.

Il contratto coinvolge oltre 33.000 cococo in circa 1000 imprese del settore nonché le lavoratrici domestiche che svolgono l’assistenza alla persona e gli ospitati alla pari presso le famiglie italiane.

Il contratto nasce a fine 2016 e si perfeziona nel 2020 allargando la sfera di applicazione professionale.

Il rinnovo è stato sottoscritto, per la parte datoriale, da Professione in Famiglia e CASABASE, mentre per i lavoratori, FIALS e CONFSAL.

I miglioramenti prevedono l’opzione aziendale per la rivalutazione dei compensi di base per i cococo con il valore orario, giornaliero o mensile e, in alternativa, il dilazionamento incentivante a fine anno. L’incremento delle retribuzioni raggiungerà il 13% nel 2026.

Viene regolamentato l’inquadramento professionale per i Procuratori d’aiuto, figura già presente nel precedente Ccnl ma solo come figura autonoma e inserita la modalità di assistenza a distanza.

Gli stipendi per i lavoratori domestici subordinati vengono aggiornati e resi coerenti con le tabelle ministeriali, aggiornabili annualmente da apposita commissione paritetica.

Il compenso minimo orario forfettario per gli studenti alla pari viene elevato a 5,00€.

Aldo Amoretti, Presidente di Professione in Famiglia, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

E’  una soluzione giusta che risponde alle esigenze dei lavoratori e delle imprese pur nelle difficoltà crescenti delle famiglie in un sistema generale che, pur avendo approvato nel 2023 una legge di riforma buona (la n. 33), ha  poi dato seguito con dei decreti attuativi che ne negano l’impianto innovatore e stanziano una miseria di risorse (ulteriori 850 euro mensili in aggiunta alla indennità di accompagnamento per chi è grave, ultraottantenne e con  Isee inferiore a 6mila euro).

Quindi si deve portare avanti la battaglia che abbiamo iniziato insieme a tutti coloro che partecipano al Patto per la non autosufficienza.

Deve continuare l’impegno per un sistema civile di reclutamento all’estero di persone da occupare nel settore, con la regolarizzazione di tutti con procedure semplici e realistiche. Potrebbero dar luogo ad almeno mezzo milione di nuovi rapporti regolari portando fuori dalla clandestinità una parte grande degli interessati.

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