Decontribuzione badanti – Bocciatura prevedibile

La commissione Bilancio ha bocciato l’emendamento M5S, passato la scorsa settimana in commissione Affari sociali, che prevedeva la totale decontribuzione per tre anni per badanti neoassunte al servizio di persone non più autosufficienti.

L’emendamento infatti prevedeva un costo per lo Stato pari a 15 mil., cifra assolutamente lontana da una realistica spesa che avrebbe potuto raggiungere anche 900 mil.

Resta quindi un grave problema irrisolto a cui la politica è chiamata da anni a dare risposta.

Il Vicepresidente di Professione in Famiglia, Bruno Perin ha rilasciato la seguente dichiarazione:

L’esito della bocciatura era ampiamente prevedibile per l’approssimazione con cui è stato proposto e accolto in commissione Affari Sociali ma aveva generato speranze tra le famiglie chiamate a farsi carico di un costo sempre più eccessivo di assistenza domiciliare.

Un provvedimento sbagliato sia da punto di vista tecnico che sociale. Occorre approcciare il tema in modo permanente e in grado di coniugare strutturalmente la cura sanitaria domiciliare con quella assistenziale, considerando che la funzione di ausilio familiare fornito da badanti o da operatori d’aiuto così come da caregiver familiari, rientra pienamente tra i pilastri strategici dell’intervento.

I confronti in Parlamento sulla riforma della non autosufficienza resta il luogo più idoneo per trovare le risposte efficaci ad un problema così complesso.”

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